Anche il nuovo amministratore risponde dell’omesso versamento IVA

La Suprema Corte conferma la condanna dell’amministratore unico di una SRL per il reato di omesso versamento IVA, evasa per compensazione tra IVA a debito sulle cessioni effettuate e IVA a credito sugli acquisti, il tutto riconducibile al precedente amministratore.

Per la Corte, gli amministratori che subentrano sono tenuti a un parametro di diligenza minimo, che comprende una minima verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni dei redditi: chi assume la carica senza svolgerla, si espone volontariamente alle conseguenze che possono derivare da inadempienze pregresse; dette conseguenze possono non essere limitate a quelle di carattere penale, potendosi estrinsecare in conseguenze anche sotto il profilo civilistico, derivanti dalla mancata azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori. (Sentenza n. 55482/2017 Cassazione Penale – Sezione III, massimata da Fulvio Graziotto)